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Angela Civera ha esposto:

nella collettiva tenuta dal 26 maggio al 6 giugno 2015 presso la Pro loco di Gallarate.

nella collettiva tenuta dal 13 al 20 giugno presso il Teatro del Popolo di Gallarate.

Nella personale "I giochi della mente" tenuta dal 17 ottobre al 20 novembre 2015 al Teatro Condominio di Gallarate.

Alla collettiva "Natività" nell'Antico Palazzo Comunale di Cavaria dal 22 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016.

All’Auditorium A. Paccagnini di Castano Primo (Mi) dal 27 febbraio al 26 marzo 2016, all’inaugurazione di due mostre personali: “I giochi della mente. E oltre...”  con Fabrizio Galli. Dal 21 maggio al 28 maggio 2016 è presente alla collettiva "Io creo" al teatro Paccagnini di Castano Primo. 
Collettiva “Art in August”a Palazzo Beato Jacopo Varazze (2016). Mostra collettiva "Fine estate" a Palazzo Jacopo a Varazze (Settembre 2016)
Mostra collettiva "Feeling" nel palazzo della Provincia a Savona (Ottobre 2016)

Ha partecipato in qualità di giurata alla IX edizione del concorso di arti grafiche, tenuto al Palazzo Minoletti di Gallarate. Collettiva “Arte in Galleria” a Varazze (Novembre 2016). 
Triennale di Roma (marzo- aprile 2017).
Collettiva "Caravaggio, il buio e la luce" Teatro Paccagnini Castano Primo (Aprile 2017).

Collettiva"Aestas Summer "a Eraclea, presso la galleria HeracliaArt dal 22 luglio all'8 settembre 2017.

      NOTE BIBLIOGRAFICHE

      Le opere di Angela Civera sono presentate in:

  •  "Atlante dell'Arte Contemporanea" De Agostini (febbraio 2019)

  • Catalogo dell’arte moderna: gli artisti dal primo novecento a oggi. (N° 53) Editoriale Giorgio Mondadori

  • Esposizione Triennale di arti visive Roma 2017 Start Edizioni

  • I giardini dell’arte: fascino e realtà da Arshile Gorky a oggi. Editoriale Arsev

ATLANTE DELL'ARTE CONTEMPORANEA DE AGOSTINI

Angela Civera si approccia al mondo dell’Arte forte della propria pulsione immaginativa, che genera un’apprezzabile versatilità tecnico-stilistica.

Dalla figurazione dei corpi, ora nudi ed indagati in bianco e nero, ora vestiti e caratterizzati da una gamma cromatica squillante e vicina agli ambienti dell’Espressionismo tedesco, la pittrice approda poi ad esiti astratti ed informali, dai quali trapela la sua volontà di varcare la soglia dell’intellegibile. In questo modo l’artista raggiunge risultati insuperabili come in Armonia del nulla, esempio di armonico contrasto che coinvolge non solo il campo sensoriale della visione (tra verticale ed orizzontale), ma anche quello tattile (tra liscio e ruvido).

L’indagine artistica si concentra sul concetto di spazio, concepito quale entità astratta, luogo mentale di riflessione ed elaborazione. Sede del nulla indistinto, tabula rasa a disposizione della mente umana nel suo tentativo di ritorno all’origine delle cose.

Diretto e palese il riferimento alle rivoluzionarie opere astratte-informali di Lucio Fontana e Piero Manzoni, personalità che hanno scardinato le tradizioni artistiche rinnovando profondamente il concetto di arte.

Da Manzoni infatti l’artista riprende e cita la purezza del bianco che tanto era esaltata nel celebre ciclo denominato Achromes. Angela Civera ha partecipato a diverse rassegne tra le quali la più significativa è quella al museo Vittoriano-Ala Brasini in Roma, per l’Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, 2017.

Qui una recensione su Varese News

 

Qui un articolo su La Provincia

 

Presentazione  critica di Luigi Cerruti

SENTIMENTI CROMATICI E DIALOGO EMOZIONALE

Se ARTE è sinonimo d’indole, carattere e stato d'animo, i lavori di Angela Civera sono esemplificativo di questo concetto e assumono una valenza espressiva attraendo l'attenzione dello spettatore e rivolgendosi al suo istinto più EMOZIONALE. Con i suoi tratti l'artista si svincola dal dettato figurale, per giungere a una dinamica di forme e colori, dove i colori hanno un ruolo fondamentale per evocare il soggetto attraverso l'uso di toni netti e vivaci. La forza del segno, come la possenza dell'impianto tonale, lasciano intendere uno spiccato talento per la composizione pittorica: Angela Civera riesce così ad esprimere tutte le emozioni e le visioni che popolano il suo mondo interiore. Come affermava Shelling l'arte nasce dalla coscienza e dall'incoscienza. Per questo anche Angela Civera dipinge con una sicurezza incredibile; i suoi gesti tecnici sono espressi attraverso un emotivo slancio verso orizzonti nascosti nella mente; non manca nelle sue opere un velato intento filosofico che si manifesta con una necessità di riflettere approfonditamente sul rapporto dell'uomo con la sua anima. Molte delle sue opere sono caratterizzate da un cromatismo acceso, innovativo e mai casuale, insieme a un’energia dinamica e coinvolgente. Nelle sue opere è la figura femminile il fulcro del movimento, in grado di tradurre le pulsioni vitali del mondo. Nella sua continua ricerca espressiva Angela Civera lascia all'osservatore di saper cogliere il messaggio che trapela fra le sue velature e i ritmi segnici, non cedendo all'immobilismo ma rendendo sul supporto emozioni vive e graffianti, evocando l'entusiasmo dell' intelletto: come le emozioni che affiorano dalle pieghe dell'anima. La pittura di Angela Civera ci parla di una donna che testimonia con forza i suoi stati d'animo; quella pittura che non conosce inganni concettuali o scorciatoie cognitive, una pittura che alla razionalità segnica unisce la genialità del colore; pittura che dopo aver vagato nei labirinti di un pensiero tacito, giunge a nuova luce e ci illustra le sue caratteristiche più significative. La mescolanza tra confessioni dell'anima e i sussurri della psiche diventano autentiche dichiarazioni su tela.

 

Luigi Cerruti

Direttore artistico della Ass.Cult.Varaggio ArtVarazze

Presentazione  critica di Kikka Ricchio

L’esigenza…

Guardare attraverso le parole è un po’ un'esigenza. Come sentirsi un po’ tutti registi. Ma guardando i quadri di Angela si attraversa un confine, che mi ricorda tante esperienze in uno sguardo.

Colore e profondità, delicatezza, ma con intenzioni precise; le forme femminili diventano primordiali nelle pose e soprattutto negli sguardi come nei quadri di Robert Alexander Hillingford, dove si entra in mondo fatato e stregato allo stesso tempo.

Mi ha sorpreso sapere che questa talentuosa artista dipinge da così poco tempo, per la precisione e la cura del colore, che troviamo solo nei grandi pittori di qualche secolo fa. 

 

Kikka Ricchio 

Fondazione Pio Manzù

Director of content and international development design & exhibition

Presentazione  critica di Fabrizio Galli

 


<<Il debutto di Angela Civera, scrittrice impegnata autrice di diversi romanzi, sulla scena artistica figurativa è maturato dopo un lungo periodo di preparazione perché l’ispirazione non si produce senza un tenace lavoro.
Che cos’è la visione dell’artista se non lo sviluppo del suo pensiero creativo?
La creazione è connessa con la percezione intuitiva; gli artisti attingono all’archivio infinito dell’inconscio collettivo, dove sono contenute idee, concetti ricordi.
“I giochi della mente” sono l’immagine della bellezza ma anche della paura, sono un percorso artistico che si è progressivamente interiorizzato con un processo di identificazione, rappresentato dalla scelta dei colori con una prevalenza dei grigi, nella fase più evoluta della ricerca, sempre attraversati da note di rosso che ne esaltano la drammaticità ed accentuano quell’ambiguità che lascia spazio alla percezione dello spettatore. La tecnica pittorica, acrilico su tela, è stata scelta per l’immediatezza e, nello stesso tempo, per la possibilità di sfumare ad acqua ed attraversare quello spazio tra sogno e realtà che è il risultato voluto dall’artista.>>

Inaugurazione presso il TEATRO CONDOMINIO di Gallarate

"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
La pittrice introdotta agli ospiti
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
"I giochi della mente"
Personale presso
Associazione Culturale On the Road Art Gallery.
Presenziano Fabrizio Galli e Silvana Papa.
(Foto di Ida D'Angelo)

Critica

“Quando ho visto per la prima volta un quadro di Angela Civera, che si schermiva dicendo che era solo una principiante, ho capito cosa intendono quelli che dicono che l’arte è un’urgenza. Dai dipinti di questa pittrice, che fino a poco tempo fa neppure pensava di esporre, emerge una potenza quasi espressionista, un uso del colore sapiente, una violenta necessità di comunicare. E tutto senza paura di fare male, sorprendere e farsi giudicare.Il ruolo centrale della donna ricorda una certa arte africana: primitiva, carnosa e sintetizzante un universo femminile carico di significati, pensieri, conflitti, instabilità e passioni. Sono queste urla interiori, questa sensibilità esposta, la complicità non dichiarata ma sottintesa, la crudezza e la concretezza dei corpi, a rendere questa pittura così intensa ed efficace. A questo dunque ci riferiamo quando parliamo dell’urgenza di dipingere dell’artista: la vera arte è quella che si crea per sé, senza seguire i dettami del mercato o le strategie di marketing. Il vero artista è quello che ha una storia da raccontare. E Angela Civera sembra averne molte”.

 

Roberta Lippi, Dott.ssa in Psicologia dell’Arte,

ARMONIA DEL NULLA  è esposto alla Triennale di Roma

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